sabato 26 giugno 2010

Non è destino....e scatta il copyright

Giornata pessima....giornata intensa.....giornata di lavoro....in trasferta.
Sono in autostrada e neppure il tetto aperto dell'auto ed il vento che mi scompiglia riescono a farmi apprezzare una bella giornata...climaticamente parlando. La radio a tutto volume, per compensare il vento, passa la versione remixata di Josephine di Chris Rea, notevole, il sole sta tramontando.....ma qualcosa non va....sto tornando verso la città e l'autostrada è completamente deserta, sono titubante, uno sguardo all'altra corsia mi spiega molte cose. Una colonna uniforme di veicoli sta abbandonando la città in direzione del mare , ad occhio e croce direi di essere l'unico imbecille che va nella direzione opposta. Guardo costantemente la moltitudine di macchine...ho come l'impressione di essere a mia volta guardato, quasi con incredulità, mi immagino un dialogo a bordo di un'auto "ehi! mamma, guarda qualcuno torna verso la città!!" " ma no tesoro, forse è il caldo che ti fa vaneggiare, nessun cretino tornerebbe con questa giornata verso la città!!!".... alle volte mi sembra pure che qualcuno mi sbeffeggi ridendo o salutandomi....qualcuno anche con il dito medio...anche se forse....non è proprio un saluto ma un presagio di quello che mi aspetta.

Inizio ad addentrarmi dalla periferia verso il centro e capisco che saranno cacchi amari....per la strade è peggio che nel deserto.....almeno li dei cespugli rotolanti ogni tanto passano....qua no!.
Faccio un rapido giro di telefonate per sapere se qualcuno per uscire stasera è presente in questo mortorio....7 telefonate....5 sono al mare ...1 è all'estero...1 è fuori città per lavoro...mavafanculo!!!*

Cacchio!!! cacchio!! cacchio!!....ho già capito la serata cena da solo a casa e poi a letto....cacchio! cacchio! cacchio!!!....non ho voglia di cucinare mi fermo a prendere una pizza...
Alla solita pizzeria al forno c'è un ragazzo che sembra filippino...incuriosito chiedo "ciao, non c'è il signor Luigi!?!"..."noooooo!! signol Luigi andato mare!!!" ....te pareva.....mavafanculo!!!*
Mi metto sulla porta, arriva una ragazza tutta di corsa, allora non sono proprio solo!!...è pure carina, sembra americana, qua in centro è pieno...mi guarda... "ciaaaoo scusi bus for statione dove posso prendere io treno per mare!"..... e che èèè?!?!? una congiura!??!!....mavafanculo!!!*

Oggi non è proprio destino.....pizza e a letto....che domani si lavora! mava................



*= Copyright Iena Ridens (diritti assolti dall'autore)

giovedì 24 giugno 2010

Forse sono un po stanco...

Sono a lavoro, mi telefona la mia amica CS. ....
CS: sento il rumore di una sonora pernacchia..."ciao M.!! sono al mare, con la mia collega IR. abbiamo preso due settimane di ferie!!!...ih!ih!ih!"
Io: "e che cacchio CS. non mi sembra la cosa più carina da dire a chi sta qua a sgobbare solo come un cane!!"
CS: "mamma quanto la fai sempre lunga povero cucciolone tutto solo"
Io: "Certo, sempre così, mai carine con me....senti, facciamo una cosa, mandami una foto in topless di te e della tua amica ed io vi perdono!"
CS: "certo come no!!...sei sempre il solito porco!!....ciao pirla!!"
Riattacco il telefono e mi rimetto a lavoro.....dopo qualche minuto il mio blackberry mi avverte dell'arrivo di una email.... e di CS. la apro...una foto, ci sono lei e la sua amica, sedute sulla sabbia in topless....la guardo in silenzio.......e penso... "ma chi cacchio gliela ha fatta la foto??".

mercoledì 23 giugno 2010

Quello che le donne vogliono...

Avete presente quella fantastica "legge non scritta" per la quale Le ragazze che ci piacciono stanno sempre con dei cretini, buzzurri, tamarri, coglioni, rincoglioniti....scusate, mi lascio trasportare...ecco quella legge.....è vera.

Interno Coop, ore 20:45
Sono uscito da lavorare e come sempre devo fare la corsa per fare la spesa, o meglio, per comprare quelle quattro minchiate che permetteranno ad un single come me di poter sopravvivere altri tre o quattro giorni....mi imbatto in Lei, I.
I. "Lei" era il mio più grande amore, mai totalmente corrisposto, sin dai tempi del liceo, ogni volta che parlavo di Lei la gente mi vomitava addosso dalla nausea, non mi sono mai arreso e probabilmente mai mi arrenderò....l'avevo persa di vista oggi, l'ho ritrovata.
Lei, occhi di cerbiatto mi vede, sorride ..... io mi sciolgo è li, in mezzo alla corsia, impeccabile, divina.....mi viene incontro, le vado incontro.
Lei: "Ciao M. quanto tempo, come va?!?"
Io: "Cia....."
...dalla corsia 12 esce un tipo, o meglio, esce un ammasso di carne, ha dei surgelati in mano, indossa dei pantaloni talmente attillati che gli vedo distintamente i peli delle gambe attraverso, ha una cintura di pelle con una fibbia d'acciaio talmente grande che probabilmente per crearla hanno dovuto fondere un boeing 747, al collo una collana in acciaio con delle maglie talmente grandi che probabilmente quando va al mare la usa per la pesca al tonno, dalla base del collo emerge un tatuaggio che in realtà sono circa 2metri quadri di pelle inchiostrati in monocromia nera e poi indossa una maglietta bianca smanicata, probabilmente per evitare che i tricipiti di 8 taglie superiori ai miei gli strappino le maniche, mette un braccio sulla vita di I. spara una battuta allucinante sui surgelati....mi guarda, guarda il mio impermeabile( e qui volevo dire: fuori piove e ci sono 14 gradi coglione cacchio ti metti la smanicata!!) guarda i miei tricipiti, guarda i suoi tricipiti, riguarda il mio impermeabile....(e che cacchio la finisci)...mi presento:
Io: "Ciao, sono M."
Lui: "Ciao, sono L. .....il ragazzo di I."

Interno Coop, ore 21:05
I commessi mi trovano in stato catatonico misto confusionale davanti alla corsia 12.....

Interno casa di Yeti, ore 10:20
Stavo guardando in televisione "colazione da Tiffany" e sulla colonna sonora di moon river mi domandavo cosa realmente le donne vogliono....ho pensato a me, uno Yeti senza peli, un amico perfetto, ma anche un perfetto idiota, con dei tricipiti di taglia media ed un impermeabile addosso, senza un tatuaggio ne altri ghingheri sul mio corpo, poi ho pensato al nuovo ragazzo di I. ...ho guardato fuori, le luci della notte, ho sentito l'aria fresca ed ho capito.

Sono uscito con in mano un pennarello indelebile sono montato in auto, sono arrivato fino al bar prima dell'autostrada, quello malfamato, prima di scendere di macchina mi sono disegnato un tatuaggio con il pennarello, sono rimasto in maglietta, sono entrato nel bar, ho ordinato un whisky, ho ruttato in faccia alla cameriera e prima di uscire mi sono fermato sulla soglia del bar, mi sono impostato e mi sono grattato le palle da fuori i pantaloni, sono rimontato in macchina e sparito all'orizzonte......cacchio!!!, scommettiamo che Domani come minimo mi fidanzo con la Chiabotto.

domenica 20 giugno 2010

La solitudine dell'uomo che sussurava ai cespugli....

"What the world needs now is love, sweet love..." sta suonando a tutto volume nelle mie cuffie, ed io la sto cantando....sembro deficiente!!.
Oggi giornata apatica, sono soddisfatto di quello che ho fatto, ha piovuto quasi tutto il giorno, e nei momenti di pausa dalla pioggia ho preso pure io le mie pause facendo capolino in giardino.
E' stata in una di queste pause che mi sono accorto che un piccolo di merlo è caduto dal nido nel mio giardino, fortunatamente è accudito dai genitori che gli porgono nel becco pezzetti delle susine del mio albero.....ne approfitto per dire "e che cazzo!!!" me le hanno praticamente finite!!...comunque sia il piccolo è accudito ed io l'ho preso in simpatia.
Ogni ora, giusto per non farlo sentire solo, esco in giardino lo guardo silenzioso, lui mi guarda inebetito pigola e storce la testa....allora io lo minaccio di metterlo in forno con le patate e lui scappa sotto il cespuglio di alloro.
Ho ripetuto questa scena tutta la mattina.....i vicini si sono posti dei seri dubbi sulla mia sanità mentale, sopratutto la signora del fabbricato accanto che mi ha visto parlare al cespuglio di alloro.....
Sono le 1:37, nelle orecchie "What the world needs now..." sono qua, da solo, fuori piove, e la gente crede che io parli ai cespugli..... What the world needs now...is love, sweet love.

giovedì 17 giugno 2010

Temporali e ravioli al vapore...


Ho ripreso la macchina, qua diluvia che sembra inverno, il cielo è plumbeo ed a me, che questa mattina ero uscito solo in camicia, fa pure freddo.
Tornando verso casa la macchina culla la mia stanchezza e mi rilasso, penso che non ho voglia di mettermi a cucinare un bel niente e quindi mi dirigo al cinese.
Una volta entrato la proprietaria mi chiama per nome, ormai sono di casa, io e la mia inseparabile amica stanchezza la sera finiamo, spesso, per decidere di essere clienti di questo posto esotico.
Prendo dei ravioli al vapore e degli spaghetti di riso al curry con gamberi tutto rigorosamente take away.
Sono seduto a casa, mentre mangio guardo fuori in giardino, il temporale lo ha riempito di foglie, di tutti i tipi provenienti dai giardini limitrofi, è un delirio di piccoli frammenti verdi ovunque, piccoli rami, terra, piante piegate che palle dovrò pulire tutto, mi giro verso la cucina, nell’acquaio ancora dei piatti da lavare, non ho voglia…..penso che adesso devo riattaccare a fare quello che devo fare perché il tempo ormai è quasi finito….un tuono fortissimo risveglia il mio torpore riportandomi al mio dovere, riattacca a piovere….che stagione di merda……che vita di merda

martedì 15 giugno 2010

"Sono cazzi!!"....ma non ho il cane


Sono seduto sul divano, la luce ambrata della mia lampade è molto rilassante il portatile sulle gambe mentre alla tv scorre un filmetto mediocre ma di quelli che una lacrimuccia, ai più sensibili sentimentalmente la strapperà sicuramente.
Sono tremendamente irresponsabile....alle volte credo che ciò mi conferisca anche un brivido...ma questa volta mi vedo messo male, questa volta l'unica cosa che nella mia mente prende campo non è quello che dovrei fare per domani ma è la scena de "la 25esima ora", quella nella quale i poliziotti trovano la droga nel divano del protagonista. Ecco, in quella scena uno dei poliziotti si rivolge al protagonista ed esclama "sooono cazzi!!" e lo ripete tre o quattro volte....come a ribadire che "sono veramente cazzi".
Ecco, al momento non riesco a pensare ad altro, a quella frase, a quella sensazione, e della piacevole atmosfera ambrata del mio divano e del venticello che entra dal giardino non rimane niente.
Adesso mi sento come Edward Norton che guarda verso l'Hudson river, lo sguardo assorto, sconfortato, afflitto ma mi rendo conto di una cosa, mi rendo conto che qui "non sono cazzi!", mi rendo conto che qui è addirittura peggio.....IO non ho neppure il cane, e a casa non mi aspetta Rosario Dawson.


p.s. domani sarà una tragedia....ed io ne sarò come sempre la causa.

Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog

martedì 8 giugno 2010

B side....e lacrime.

Torno verso casa...oggi sono morto, sono stanco morto, nelle mie orecchie scorre "World citizen", è tardi ma c'è ancora un po di luce, decido di tornare a casa per la strada più lunga e scollino, vedo la città dall'alto....mi piace moltissimo. In questi giorni ho potuto riprendere la moto, la sensazione del vento che scorre sul viso che entra nella camicia è rilassante, dona un senso di pace. Mi sono svegliato questa mattina ed ho subito pensato a cosa mi sarei dovuto inventare, a cosa avrei detto per essere convincente, ma poi, ma poi un incredibile botta di "B side" e non c'è stato bisogno di dover dare sfogo alle mie bugie, ma non imparo mai, non imparerò mai....Il vento adesso è un po più forte, mi scorre sul viso, mi allunga le lacrime fino alla fine degli occhi e le spinge via lontano da me....tranquillo, è colpa della velocità mi dico...sto diventando un pessimo bugiardo, persino con me stesso.



Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog

domenica 6 giugno 2010

Un inizio che non è un inizio....

Alle volte penso e mi estraneo, penso che mi piacerebbe essere rintanato in una di quelle meravigliose mansarde parigine, una finestra illuminata color ambra sopra i tetti blu notte della città, in quella finestra mentre tutto in torno dorme io osservo fuori la quiete, la calma che mi rilassa e non mi disturba. Alle volte penso di vivere una vita scollegato dalla realtà, non percepisco bene se la mia sia paura o incapacità di affrontare certe situazioni, il fatto è che poi mi ritrovo nel niente mi ritrovo affacciato a quella finestra osservando il silenzio, rincuorante, rappresentazione di una pausa, di una tregua, osservo fuori il blu notte, mi sento scollegato dalla realtà che mi circonda, mi sento......uno Yeti.

Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog
Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti Yeti
Yeti blog Yeti blog Yeti blog